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venerdì 11 marzo 2011

Progressive World intervista i VisionAir


Presentazione

I VisionAir sono una band Progressive Rock nata nella zona di Napoli. Il loro stile si ispira molto alle atmosfere Floydiane e ai Porcupine Tree pre Signify e Up The Downstairs. Sono impegnati anche nella ricerca di suoni e nell'Elettronica.

Abbiamo trovato il loro cd davvero interessante, sia per le strutture complesse, sia per la bellezza delle canzoni.

Questa è la tracklist del loro album con i relativi link nel caso vogliate sentire per curiosità le loro canzoni e sicuramente vi consigliamo di ascoltarle.


Tracklist:

1. The trembling of the night (http://www.youtube.com/watch?v=67b9-IBUTY8)

2. Asyl's soul

3. The colour of infancy (http://www.youtube.com/watch?v=ZNb0ttz9F_0)

4. Eyes without veils (http://www.youtube.com/watch?v=zLNprEFGCcs&feature=related)

5. Black rain (http://www.youtube.com/watch?v=nwESTkyXZF0&feature=related)

6. For you (http://www.youtube.com/watch?v=FWZPr3zcJ88&feature=related)

7. Single day (http://www.youtube.com/watch?v=eQWWSTHErz4&feature=related)

8. Chemistry of vibrations has strange equations (http://www.youtube.com/watch?v=eeVC44IHgm4&feature=related)

Sabato 5 Febbraio i VisionAir (in realtà solo tre di loro, ovvero Gianluca Botta, Daniele Sollo e Graziano Martini) ci hanno raggiunto per un'intervista che in realtà è quasi un appello ai Produttori Discografici nell'intento di riuscire a procurare loro un contratto. Qui i VisionAir raccontano la loro storia e la loro passione per la musica, il discorso poi sfocia in una bella chiacchierata sul Progressive in generale, che vi fa capire quali siano le loro influenze.

I VisionAir sono:

Gianluca Botta - lead and backing vocals/guitars

Roberto Miele - synthesizers/keyboards/vocals

Graziano Martini - electric and acoustic guitars

Daniele Sollo - bass guitars fretless and fretted/vocals

Roberto Macrì - drums/percussions

Intervista

-Raccontateci la vostra storia e come vi siete formati.

(Daniele) I VisionAir nascono verso la fine degli anni '90. I membri all'epoca erano Gialuca Botta, Dario Vacca, precedente batterista,Antonio D'Alterio, primo chitarista e io. Venivamo da esperienze in settori diversi, Gianluca per esempio veniva dall'Hard Rock, io e Dario venivamo dal Jazz/Fusion mentre Antonio dal Funky. Roberto Miele, il nostro tastierista, si è aggiunto dopo, si sente infatti la sua impronta dato che proveniva da esperienze di tipo Progressive.

-Infatti noto dall'ascolto che ci sono alcuni passaggi di tastiere che riportano allo stile Marillion.

(Daniele) Esattamente. Abbiamo cominciato da subito a comporre con l'obiettivo di unificare le nostre influenze in un unico stile musicale.

(Gianluca) Penso che la forza del gruppo sia proprio questa, quella di amalgamare le nostre diverse influenze, questa cosa ci è sempre piaciuta sin dall'inizio. Poi non siamo chiusi ma anche aperti verso l'elettronica quindi c'è tanta roba dentro.

(Daniele) Nacque quindi, un primo album dal nome "Flashback" con testi interamente in Italiano prima di alcuni addii come quelli di Antonio e Dario che ci lasciarono per motivi personali. Rimanemmo in tre e tornammo a lavorare nel 2007. Il primo brano che ne nacque fu The Trembling Of The Night, il brano d'apertura del nostro album.

-Come mai la decisione di iniziare a scrivere in Inglese?

(Daniele)Abbiamo deciso di "sconfinare", anche perchè in Italia, soprattutto con "Flashback" non siamo riusciti a fare molte serate.

-Vedo in voi delle atmosfere che si rifanno ai Pink Floyd soprattutto di Animals, che ne pensate?

(Daniele) Si c'è da dire però che ci sono coloro che si rifanno più o meno palesemente...

-Infatti la vostra si chiama ispirazione non plagio. (Scherzosamente)

-Navigando sul vostro profilo di MySpace nel vostro genere oltre al Progressive e la Psichedelia, dato che parlando di Pink Floyd si parla anche di psichedelia, vedo "Alternative", questo fa riferimento all'elettronica giusto? Radiohead in particolare

(Gianluca) Si, elettronicamente ci siamo ispirati nei suoni soprattutto al Trip Hop dei primi Massive Attack, ovviamente tutto personalizzato secondo il nostro stile. E' importante personalizzare l'influenza e non clonarla.

(Graziano) La cosa per noi più importante sicuramente è quella di fondare un nostro stile.

-Sicuramente è uno stile pieno di innovazioni, pieno di diversi elementi, credo che sia importante avere una propria strada da seguire senza rifarsi eccessivamente ad altri stili, per esempio vedo i Dream Theater, grande gruppo ma probabilmente oggi troppe band si rifanno stilisticamente a questi 5 fenomeni. Anche se in realtà oggi colpisce più una struttura semplice.

(Gianluca) Certamente, ovviamente le nostre canzoni nel loro insieme strutturalmente sono Prog, poi per tante esigenze si compongono canzoni brevi, magari per esigenze radiofoniche ma sinceramente io non mi ci ritroverei...

(Graziano) Diciamo che la nostra è proprio un'esigenza, quella di utilizzare strutture complesse perchè scrivere qualcosa di semplice è come se ci limitasse.

(Gianluca) La cosa incredibile è che noi molte volte ci siam messi con forza a tentare di comporre brani più corti, ma non è proprio nel nostro DNA, non ovviamente perchè vogliamo metterci in mostra. Poi i testi parlano di molte cose.

-A proposito di questo tempo fa sentii un intervista a Steven Wilson che affermava riguardo all'ultimo album dei Porcupine Tree, The Incident, che era una storia talmente variegata che rendeva impossibile il racconto in soli 3 minuti di canzone standard (per esempio).

(Gianluca) Bravissimo, il Prog è bello proprio per questo, tutto dipende da ciò che si vuole comunicare, penso che ci dovrebbe essere sempre qualcosa da comunicare, anche per esempio in quei gruppi che hanno come caratteristica più tecniscmo che altro.

-Il brano preferito del vostro album?

(Graziano) Tutto!!!

(Gianluca) Vorrei fare un appunto proprio su Graziano, il nostro nuovo chitarrista, anche lui venendo da esperienze musicali differenti ha dato comunque una personalità importante, soprattutto Blues, anche perchè probabilmente le radici di ogni chitarrista vengono dal Blues.

-Se voi dovreste fare uscire un singolo quale scegliereste?

(Graziano) Mmh, difficile, se consideriamo il problema della durata io sceglierei For You o Single Day.

(Gianluca) In alcuni brani ci sono anche degli omaggi alle nostre influenze, non so poi se le persone se ne accorgano, per esempio in Chemistry c'è un omaggio ai King Crimson, ci sono proprio dei piccoli richiami, ovviamente non vi diciamo quali sono questi richiami.

-Infatti in The Colour Of Infancy c'è un ululato iniziale che mi ricorda molto quello di Waters in Carefull with that axe Eugene...

(Gianluca) Bravo, però non te lo dirò mai, perchè è bello che ognuno lo scopra da solo.

-Altro rifermento lo vedo in Black Rain dove l'apertura di basso ricorda Pastorius...

(Daniele) Magari! Ho sempre detto che Pastorius sta al basso come Freud alla psicanalisi. E' stato il primo a trasformare il basso in uno strumento solista, e le sue linee di basso, inoltre, erano degli autentici assoli d'accompagnamento.

-Gianluca, per la voce ti rifai a qualche cantante in particolare?

(Gianluca) L'ipertecnicismo vocale non mi fa impazzire, ma mi piacciono molto Fish e Gilmour.

-Preferite il Prog Made In Italy o quello straniero?

(Daniele) Impossibile da dire, è come scegliere il migliore tra Picasso o Dalì.

-E nel Progressive Italiano quale gruppo apprezzate di più?

(Daniele) Area! Assolutamente...

-Come vedete il cambiamento della musica dagli anni '70 ad oggi?

(Gianluca) Probabilmente oggi la musica è diventata più semplice perche la società non ha molto da dire, in Italia è complicato avere successo in questo genere, il pubblico va educato attraverso i canali, le radio e soprattutto la scuola.

(Daniele) Oramai la musica di oggi è diventata la suoneria del cellulare.

-Notando le atmosfere dei vostri brani, avete in mente anche qualche progetto visivo?

(Gianluca) Assolutamente, abbiamo tutto in cantiere e se le cose andranno bene porteremo tutto in teatro e ovviamente voi sarete nelle primissime file!

-Cosa vorreste fare da grandi?

(Gianluca) Questa è bella... vogliamo vivere di musica o per la musica.

-Nella vita cosa fate?

(Daniele) Guadagniamo il pane, ma è praticamente il nostro hobby, la nostra passione è la musica.

-Ultima domanda, come mai questa copertina? Ricorda quella che i Deep Purple usarono per "The House Of Blue Light"

(Gianluca) E' una foto scattata da noi, se sei a casa sai cosa c'è oltre questa porta, altrimenti non puoi saperlo.

Il Video Integrale dell'Intervista:

Parte 1 (http://www.youtube.com/watch?v=MqLqf6tA56o&feature=relmfu)

Parte Finale (http://www.youtube.com/watch?v=Yy7cn6O5hTo&feature=relmfu)

Grazie per l'attenzione,

(ale)

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