La situazione della musica odierna è conosciuta da tutti coloro che la seguono. Molti, delusi da ciò che li circonda oggi, diventano nostalgici, rimpiangendo ciò che un tempo poteva essere visto in TV e che oggi non è più possibile vedere,
almeno sui canali principali. Negli anni '70 era molto probabile incappare in esibizioni, soprattutto sui canali Rai, della PFM, Le Orme, Locanda Delle Fate; insomma tutto il meglio che il Prog Italiano poteva offrire. A distanza di anni la situazione musicale si continua ad evolvere ma effettua una regressione dal punto di vista "commerciale".Il Prog continua ad essere conosciuto solo dai veri appassionati, e per riuscire a sentire qualcosa di questo genere musicale,bisogna fare affidamento alla "ricerca" dei canali e delle radio alternative che amano trasmettere anche esempi di musica che oggi si definisce "non commerciale". Nonostante tutto possono essere trovate notizie rassicuranti ma che allo stesso tempo sconvolgono.Nell'Aprile di quest'anno esce la classifica dei 100 album più venduti in Italia e partendo dal basso verso l'alto notiamo al 95° posto "La Via della Seta" de "Le Orme";un album che ha sorpreso anche gli scettici, coloro che credevano che senza Tagliapietra il gruppo non potesse avere un "nuovo corso" che invece ha avuto grazie alla sorprendente vena creativa del duo De Rossi-Bon. Questo già sorprende, ma quello che sconvolge, è trovare alla posizione 38 "The Wall" dei "Pink Floyd", datato 1979. I Londinesi fanno il bis con il leggendario"Dark Side Of The Moon" alla posizione numero 48, mentre la ciliegina sulla torta è data dal "Made In Japan" dei "Deep Purple", uno dei più grandi live della storia che si posiziona al numero 42. Dopo 32,38 e 39 anni queste pietre miliari della musica sono ancora tra primi 100 album più venduti, e se rimanevamo stupiti quando, parlando di Dark Side scoprivamo che quest'album detiene ancora il record di 14 anni di permanenza in classifica, non possiamo che non rimanere ugualmente sorpresi da quest'altra notizia. Attenzione non finisce qui! Perchè nel 2005, Octavarium, noto album dei Dream Theater, famosissima Progressive Metal Band americana si poziona, sempre in Italia seconda in classifica vendite! Allora questo che vuol dire? Forse vorrà dire che la nostra popolazione non è intenzionata a sentire girare sempre gli stessi nomi e a sentire sempre qualcosa di già ascoltato. Forse vuol dire che l'Italia, quel paese che negli anni '70 "Progressivamente" era secondo solo all'Inghilterra, è ancora uno dei principali Paesi da questo punto di vista. E in effetti se analizziamo questo aspetto è sicuramente cosi. Oggi abbiamo tantissimi gruppi di cui andar fieri tra i quali: La Maschera Di Cera, Eris Pluvia, Il Tempio Delle Clessidre, Abash, Universal Totem Orchestra e tanti altri... Ma non solo! I gruppi storici come la PFM, Le Orme già citate, continuano a produrre materiale di pregiata fattura, senza contare che in questo anno vediamo anche la riunione storica dei Goblin, per esempio. Altro elemento da sottilineare è la quantita di concerti che l'Italia ospita. Van Der Graaf Generator, Steve Hackett, Pendragon, Toto, Yes passano e passeranno in Italia. Ma anche gli artisti odierni come Porcupine Tree, Dream Theater, Opeth, nei loro tour, prendono sempre di mira il nostro paese suonando anche per 4 o 5 date. Non a caso così come i Genesis ebbero i primi successi in Italia, anche i Porcupine Tree, come confermato in un intervista da Steven Wilson, ebbero i primi consensi proprio qui. E come vedete tutto questo fa da sfondo a una situazione che dopo anni rimane radicata, in quanto nelle radio si sentono nomi e musiche ripetitive senza che ci sia il giusto spazio per tutti. Proprio su questo Fabio Zuffanti, noto compositore e bassista in gruppi come Hostsonaten, La Maschera di Cera, ha parlato, in maniera molto polemica, sottolineando come gli artisti qui abbiano seria difficoltà e come l'Italia non riesca a gestire questi gioielli che preferiscono recarsi altrove; infatti lo stesso Zuffanti è quasi più conosciuto in Spagna o in Portogallo che nella nostra patria. Sono numeri, notizie che fanno piacere ma che riportati nella realtà fanno in poche parole arrabbiare. Si suona ancora per passione? La musica è diventata solamente un business? Questo non lo sappiamo, sta di fatto che la situazione ce lo lascia assolutamente pensare.

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